Una citazione di Camilleri
Scrive Andrea Camilleri sull’ultimo numero di Nuovi Argomenti citando Pirandello:
“Dice ad un certo punto Pirandello: di una cosa data la lingua esprime il concetto, della medesima cosa il dialetto esprime il sentimento. E’ come se le due cose andassero parallelamente, proprio di pari passo. E ancora una volta dico: guardate che l’uno non può fare a meno dell’altro, perché veramente i dialetti sono la forza della lingua.”
E’ una bella definizione, non credete anche voi? 🙂
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Verbi da non confondere
Soprattutto quando si inizia a studiare l’italiano è facile fare confusione tra alcuni verbi molto simili tra loro. Vediamoli:
- PRENDERE/PERDERE (to take and to loose)
- LAVARE/LAVORARE (to wash and to work)
- TOGLIERE/TAGLIARE (to take out and to cut)
- CHIUDERE/CHIEDERE (to close and to ask)
- VOLERE/VOLARE (to want and to fly)
- SBAGLIARE/SBADIGLIARE (to make a mistake and to yawn)
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Le parole composte
Alcune parole in italiano sono sostituite dall’unione di due parole diverse. Vediamone alcune:
- Chissà: da CHI SA, who knows, “chissà chi vincerà le elezioni negli Stati Uniti…”)
- Perciò: da PER CIO’, per questo, nel senso di per questo motivo. “Avevo fame perciò mentre guidavo mi sono fermato e ho comprato un panino.”
- Cioè: da CIO’ E’, questo è nel senso di questo significa. Si usa quando si vuole spiegare meglio qualcosa. “Non trovo più il portafoglio, cioè, sono uscito, ho comprato il giornale e poi non lo ho più visto…”
- Lassù: da LA’ SU, up there. “Lassù dove cantano gli angeli”.
- Laggiù: da LA’ GIU’, down there. “Laggiù fa un caldo pazzesco”
- Stamattina/Stasera: da QUESTA MATTINA e QUESTA SERA.
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“Cosa pensano le ragazze”
La scorsa settimana è stato l’8 Marzo. Ecco una raccolta di video, ben fatta e ben strutturata, in cui troverete ogni giorno interviste a donne diverse di età assolutamente variabile. Si intitola “Cosa pensano le ragazze“.
Ecco anche una vignetta auto-ironica uscita il giorno dell’8 Marzo. Trovate prima la sua formulazione originale in romanesco (l’italiano parlato a Roma) e poi in italiano.
Leggendo la vignetta scoprirete anche voi il vero significato de “L’OTTO MARZO”. 🙂
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La cucina “inGalera”
Chiudiamo con un ristorante che sta avendo molto successo in queste ultime settimane a Milano, che si chiama InGalera. “Si trova nel penitenziario di Bollate, un circuito penitenziario di secondo livello, ossia di sicurezza media, con 1.100 detenuti, alla periferia di Milano. Camerieri, lavapiatti e cuochi stanno scontando pene per omicidio, rapina, traffico di droga e altri reati.” Le recensioni sono entusiaste. Provare per credere.
Trovate informazioni più complete sul ristorante su Internazionale di questa settimana.
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